PERCHE’ SETTER INGLESE.

Dal lontano 1972 al 1975 acquistai dal Cavaliere Isai Bramani ( Del Brembo) 4 femmine Gidra, Clora, Pitty e Bandiera del Brembo che furono usate esclusivamente per la caccia in alta montagna.  Cacciavano bianche,cotorne e qualche forcello, le beccacce a quei tempi non sapevo nemmeno esistessero.

Erano grandissime cacciatrici di grande passione e venaticità fondo e grande senso del selvatico, intelligenza, ferma e consenso solidissimi, grande recuperatrici, molto utile e indispensabile in montagna, tanta la voglia di soffrire.

Nel 1978 ritirai da un privato un figlio del celebre Ch.R. Lem del Resegone x Kira, di nome Dum.

In montagna il galoppo radente è molto ma molto difficile esibirlo, per portare a buon livelli un cane sulla difficile selvaggina di montagna sono richiesti grandi sacrifici e notevole impegno, per ottenere quando ti va bene buoni risultati.

Il grande cane da montagna deve possedere un grande iniziativa nell’esplorare tutte le zone buone, risparmiando passi al cacciatore, deve essere di ottimo collegamento, senso del selvatico e resistenza alla sete e al freddo, ferma solidissima e guidata fluida e decisa. In tantissime occasioni, prima di arrivare sul cane fermo, ci si mette del tempo, il cane in montana  non può battere il terreno in modo metodico e uniforme  come in pianura, deve sapersi inventare le traiettorie ideali e meno pericolose per reperire il selvatico con minor dispendio di energie.

Setter inglese sempre nel cuore , sia in montagna, nel bosco  e in terreni d’erba medica.

 

RACCONTACI I TUOI ALBORI.

Classe 1950, cacciatore fin da giovanissimo, figlio e nipote di cacciatori di monte.

La mia prima licenza l’ho conseguita a 18 anni; prima di allora( con le braghe corte ) seguivo i miei maestri in silenzio e con lo zaino sulle spalle, ricordo giornate di caccia memorabili, tanta selvaggina nello zaino,anche con ausiliari mediocri, loro scovavano e noi si sparava, carnieri  che oggi sarebbe impossibile realizzare, sia per le attuali leggi che per la nostra maturata  mentalità di rispetto verso questa nobilissima selvaggina.

 

LA CACCIA E’ UNA COSTANTE DELLA TUA VITA: QUALE RELAZIONE CON LA CINOFILIA.

La mia grande passione mai sopita, Cuturnici e pernici bianche ( Osei del Signur ) i bellissimi uccelli di nostro Signore, cacciarli in quei posti  lunari e paradisiaci a quota 3000 è difficile poi dimenticarteli per tutta la vita.

Timidamente mi avvicinai alle prove montanare nel lontano 1977 a Foppolo, in provincia di Bergamo; con quelle che si disputavano in Svizzera (TI), al tempo si trattava delle uniche che si correvano parallelamente alle prove dei bellissimi contrafforti D’Abruzzo, sulla Maiella, Il Velino e Sirente.

Ho conosciuto tantissimi amici, sia Esperti Giudici che sportivi concorrenti  di grosso spessore umano e cinofilo, dai quali ho ricevuto tantissimi1 insegnamenti, il primo: l’umiltà.

Le prove ti prendono e difficilmente riesci a farne a meno, sono come una droga: ci sono momenti in cui si vorrebbe smettere, ma poi si continua a partecipare con la solita caparbietà, anche se i risultati non sono sempre lusinghieri. Le prove le frequento volentieri anche per le belle amicizie che nascono e per vedere al lavoro nuovi interessanti  soggetti per un leale confronto sul campo.

Tra le prove di montagna che più amo e frequento attualmente ci sono: Il Saladini Pilastri e il nostro Montagne Bresciane, non disdegnando il Trofeo Gramignani, con qualche apparizione in prove primaverili.

Penso che l’obiettivo delle prove sia valutare pregi e difetti di ciascun soggetto e valorizzare i cani che potranno essere utilizzati poi come riproduttori di futuri cani da caccia.

La montagna resta e resterà sempre un terribile banco di prova: queste manifestazioni altamente specialistiche devono essere e rimanere l’immagine della caccia vera.

 

TROFEO SALADINI PILASTRI: QUALE HA LASCIATO IL SEGNO

Sono tantissimi anni che partecipo con i miei Setter al  Trofeo Saladini Pilastri.

Iniziai negli anni 80 con il Setter Ch.R. Zico di Crocedomini con buoni risultati, era un soggetto di ottime prestazioni montanare, usato come tutti i miei cani a caccia durante la stagione venatoria in montagna, purtroppo era troppo indipendente e poco corretto al frullo, ottenne più C.Q.N che Eccellenti, si affermò con un CACIT a cotorne sul Monte Gugliemo (BS). Fu soggetto importante per il mio allevamento, un vero cuturnat.

Nel 1999  l’amico Giuseppe Breda vinse il trofeo Saladini con Volo di Crocedomini.

Presentai con buoni risultati il Gian di Crocedomini, ottimo figlio del Ch. Pirso di Crocedomini, che persi prematuramente per un incidente durante una giornata a bianche a soli 4 anni.

Erano gli anni  che dominava il grande montanaro Po’ dell’amico Piero Cossali, figlio di Volo di Crocedomini.

Negli anni 2000 continuai a partecipare con Orfeo di Crocedomini, ottimo cacciatore e buon montanaro, si fece notare in prove per sua  la positività e qualità di razza, con risultati di rilievo, tra cui diversi Eccellenti e un  CAC a cotorne.

Nel 2009 con la Setter Eva di Crocedomini e Orfeo di Crocedomini vinsi il Trofeo Saladini come miglor femmina e come miglior Allevamento.

Nel 2011 il  “botto” con la Eva di Crocedomini, vinco tutto quello che si poteva vincere: Trofeo Saladini Pilastri  –  Trofeo Rosa Gallo –  Miglior femmina – Miglior Allevamento con due femmine, Eva e Alice di Crocedomini – e il Ch. Di Lavoro x Eva. I 5 Titoli.

Attualmente con ottimi risultati si continua con la  Ripr. Sel. Zeta di Crocedomini e il  Ch. .L. Tissot, selezionato al Campionato Europeo setter in montagna 2018 in Ticino  (CH ) dal selezionatore, l’esperto Giudice Edoardo Della Bella.

 

I SOGGETTI PIU’ SIGNIFICATIVI

Naturalmente il  primo Setter con Affisso, il  Ch.L.R.E. Freedom di Crocedomini, poi Ala di Crocedomini, Ch. Pirso di Crocedomini, Ch. Zico di Crocedomini, Gip di Crocedomini, Ch. Mea di Crocedomini, Gian di Crocedomini,Orfeo di Crocedomini, Ch. Eva di Crocedomini, Alice di Crocedomini, Hill di Crocedomini, il grande cacciatore e riproduttore Ch. Gion di Crocedomini, e gli attuali  Ripr. Sel. Zeta di Crocedomini e Ch. L. Ripr. Sel. Tissot.

Tissot, nato in casa dell’amico Alessandro Bassignana, ricevuto quale compenso di diritto di monta a 60gg., l’ho allevato con cura, portato a caccia e addestrato personalmente, attualmente posso affermare che  in 40 anni di Setter , è il migliore cane in assoluto da me posseduto, per la grande intelligenza, duttilità di addestramento e gran cacciatore generico,

 

COME VALUTI L’EVOLUZIONE CHE LE PROVE DI MONTAGNA HANNO AVUTO NEGLI ANNI

La mia valutazione sulle prove montanare attuali è più che positiva, attualmente vedo soggetti  di ottimo livello che partecipano, sia morfologico che di qualità stilistiche, molto migliorate dai primi anni in cui partecipavo e ben condotti, nonostante tutte le difficoltà che si  incontrano per preparare un Setter a queste belle importanti prove specialistiche e posso affermare che è stato fatto un buon lavoro, inoltre  vedo con piacere diversi giovani appassionati aggiungersi alla oramai vecchia schiera di noi conduttori avanti con gli anni, questo mi fa molto piacere.

 

QUALI I RISCHI E QUALI I VANTAGGI

Per le nostre prove specialistiche i rischi son quelli di non sottovalutare mai il grande Setter cacciatore, partecipando con soggetti  idonei, veri cacciatori e non corridori, più attenzione al metodo di cerca, ricercando anche qualità di razza, nella presa di punto, nella postura di ferma e nella  guidata, non guardare il  guinzaglio di chi conduce, ma il soggetto al vaglio di giudizio, dato che molti giovani concorrenti si lamentano di questo fatto.

Sul numero delle squadre delle Delegazioni, io opterei per una  sola squadra composta da 7 cani selezionati in base a risultati ottenuti in queste prove, e non due/tre squadre per Delegazione

I vantaggi li abbiamo visti in questo ultimo Campionato per Delegazioni 2019, con  una grandissima partecipazione, questo vuol dire che la nostra razza  Setter è molto amata e apprezzata anche dai tanti cacciatori montanari.