PAOLO GULINELLI
Sabato scorso, 18 maggio, si sono tenute le due semifinali del Campionato su quaglie liberate per le nostre Delegazioni, una a Reggio Emilia (centro nord) con 117 setter a catalogo ed una ad Attigliano (centro sud) con 63 setter a catalogo. Prima di esprimere i dovuti ringraziamenti agli attori di questa splendida giornata cinofila, una riflessione: l’anno scorso, in quanto a setter iscritti è avvenuto esattamente il contrario, più di 100 alla semifinale per il centro sud e circa 70 alla semifinale per il centro nord. E’ indubbio che la gestione di una attitudinale con più 100 soggetti iscritti è al limite delle possibilità umane ed organizzative e proprio per questo, a seguito dell’esperienza dello scorso anno, già il 18 dicembre 2018 erano state fissare le date delle semifinali dando possibilità alle delegazioni della Toscana, proprio per tentare di bilanciare i setters iscritti, di aderire ad una o all’altra semifinale. Purtroppo la misura non è stata sufficiente a risolvere il problema in quanto circa 20 setters delle Delegazioni della Toscana hanno preferito iscrivere la propria squadra alla semifinale centro nord. Mi sembra chiaro che, per il futuro, sarà necessario ricorrere a misure organizzative che gestiscano al meglio il considerevole afflusso (dovuto al rinnovato entusiasmo per la nostra Società) di setter. Ovviamente sarà il prossimo Consiglio che si dovrà occupare delle opportune modifiche al regolamento, il mio suggerimento è di determinare con largo anticipo, come del resto è stato fatto quest’anno, le date delle semifinali, chiudere le iscrizioni delle squadre almeno un mese prima e poi suddividere le squadre in modo da garantire un numero di concorrenti equamente distribuito. Nel caso in cui non sia possibile evitare di avere più di 100 setters iscritti optare per una semifinale su due giornate. La possibile suddivisione fra Centro Nord e Sud non ha molto senso in quanto bisogna tenere in considerazione che le attualmente cinquantuno Delegazioni non sono equamente distribuite sul territorio e si potrebbero creare squilibri ben più problematici. Fatta questa dovuta premessa esprimo il mio vivo apprezzamento a Valerio Antimo, Claudio Lombardi ed ai loro collaboratori per l’organizzazione delle due giornate caratterizzate da un tempo inclemente che ha messo a dura prova le giurie (sono state sotto la pioggia per tutto il giorno!!!) ed i concorrenti nello svolgimento dei turni. Un grandissimo grazie a Valerio Ronchi e Riccardo Biggi (giuria centro-nord) che avevano un compito non certamente facile, ma che hanno saputo gestire con competenza, equità ed autorevolezza le 59 coppie di setter che sono stati chiamati a giudicare. Grazie anche a Sandro Pacioni e Roberto Bottino (giuria centro sud), giudici competenti ed autorevoli, con un compito più facile per quantità, 32 coppie da giudicare, ma altrettanto impegnativo nel mettere tutti i concorrenti nelle condizioni migliori. Ho lasciato volutamente i conduttori per ultimi perché è a loro che è dovuta la più grande gratidudine ed il più grande apprezzamento per i sacrifici a cui si sottopongono e per la passione che mettono nel valorizzare i nostri amati setter. Ho apprezzato la comprensione che hanno dimostrato i concorrenti della semifinale per il Centro Nord per i disagi causati dall’alto numero di setters a concorso, si è finito quasi a notte!! I campionati per Delegazioni sono momenti aggregativi irrinunciabili in cui si vive una cinofilia di base che non deve essere mai trascurata ma incentivata nel migliore dei modi! Appuntamento al 1 giugno a Bietina per la finale!
W la SOCIETA’ ITALIANA SETTERS I SETTER
SEMIFINALI CENTRO NORD, 18 MAGGIO 2019 GIARDINO (RE)
ANGELO CAMMI
Mi sento in dovere, spinto dalla soddisfazione di aver assistito a questo importante evento, di esprimere alcune mie considerazioni.
Innanzitutto un apprezzamento sulle condizioni del campo; non ho mai visto un terreno così ben tenuto, ben curato e ottimamente gestito come quello del Giardino. Curatissimo nei dettagli , negli spazi occupati all’esterno e adibiti a parcheggio e ad ospitare parte del pubblico. Pulizia accurata in ogni dove. Chi arriva capisce subito di aver a che fare con persone che responsabilmente sanno dimostrare quanto sia importante per loro questa struttura e non meno importanti tutti coloro che vi accedono a vario titolo. Per cui la scelta della SIS Nazionale è stata indubbiamente ben ponderata e perfettamente centrata.
L’organizzazione è stata suddivisa adeguatamente ,coinvolgendo le parti che toccavano le diverse competenze fra la Delegazione di Reggio Emilia, la SIS Nazionale e l’Ufficio Stampa nazionale.
Orari per il ritrovo e la partenza, perfettamente rispettati; chi ci ha procurato qualche disguido è stata la pioggia ma al Giardino non si fanno intimidire dagli eventi atmosferici, anche le quaglie targate RE nonostante i dubbi dei più prima dell’inizio circa le difficoltà di involo, si sono comportate in linea con la perfetta macchina operativa.
Certo i cani da valutare erano tanti ed occorreva pure trovare il tempo per il Raduno, trovare il tempo per rifocillarsi; nessun problema, in tempi da record apparivano i tavoli con tovaglie, scomparivano per lasciare spazio ad altro e intanto in segreteria continuavano le operazioni gestite in prima persona da Carlo Valerio puntuale e preciso come chi dall’altoparlante chiamava all’ordine i concorrenti per essere presenti al giudizio appena pochi secondi dopo il termine del turno precedente. Giuria letteralmente “in umido” dall’inizio alla fine con qualche rallentamento della pioggia, seguito da scrosci; Giudici sempre pronti e massimamente attenti . Il Giudice Biggi da autentico centometrista in quattro e quattr’otto era in zona Cesarini per non perdere nemmeno una sfumatura o un particolare che a volte incidono più di quanto si possa immaginare sulla qualifica ancor più che sulla classifica.
Qualche mugugno da parte di chi non distoglieva l’occhio dall’orologio pensando ai KM per il ritorno. In un contesto così importante, le esigenze personali non possono prendere il sopravvento sullo status quò dell’evento.
Tutti hanno ricevuto il programma, l’elenco dei cani iscritti,il succedersi delle coppie con piena consapevolezza dei tempi occorrenti.
Altri malcontenti anche perché le Delegazioni erano tante. Dagli appassionati presenti, ci si sarebbero aspettate altre considerazioni , decisamente più produttive. La vera selezione intesa nello specifico come ampia possibilità di confronto, assume maggiore importanza quanto più lo stesso si effettua su numeri elevati. Se in questo contesto di particolare rilievo tecnico fossero stati presenti pochi soggetti avremmo forse avuto il dubbio che chi passava il turno poteva non avere le idonee prerogative per meritare la successiva valutazione a livello nazionale. E’ scontato quindi che il confronto è tanto più probante quanto più consistente è il numero degli esaminandi.
Poi se si deve affrontare qualche sacrificio, ricordiamoci che è per la piacevole conseguenza della passione che ci anima ,per l’affetto che portiamo ai setters che oltre a primeggiare numericamente e qualitativamente nelle varie note compresa quella della caccia che è la più articolata e la più probante per mantenere vivo ed efficace l’istinto venatorio. Oltre a questo ci sono compagni di vita autentici, affettuosi e sinceri.
A questo riguardo noi setteristi dobbiamo essere orgogliosi di appartenere ad una Associazione che nonostante gli incidenti di percorso peraltro presenti in ogni attività, addirittura nelle famiglie, li sa affrontare con serietà ed impegno e questo evidentemente è convalidato dall’elevato numero di iscritti che anche nel 2018 ha registrato un eccellente incremento. Il numero di setters inglesi che cacciano è arrivato a percentuali incredibili. Si adattano a tutti gli ambienti, alle temperature e al tipo di selvatico sapendo interpretare i diversi comportamenti e specifiche difese.
Sulla base di queste circostanze, non posso che esprimere la mia grande soddisfazione per l’ottimo risultato di questa eliminatoria nonché del raduno intelligentemente voluto in abbinamento; un’ ammirazione per l’impegno da tutti profuso per porre in risalto l’operato dei collaboratori della Delegazione di Reggio Emilia.
Come non complimentarmi con il setter che ha primeggiato, con i numerosi classificati, con tutti i conduttori concentrati al massimo per trasmettere la giusta carica all’ausiliare; credo sia prevalsa la considerazione nei confronti dei migliori in un clima di serena consapevolezza di quanto sia l’impegno per arrivare al giusto livello. Una bella atmosfera che dobbiamo mantenere in ogni nostra manifestazione.
Lascio quasi in ultimo i complimenti ai miei della “squadra dei piacentini” e a coloro che sportivamente e consapevolmente hanno dichiarato la non perfetta forma dei propri soggetti, collaborando alla formazione del gruppo con passione ed amicizia. Tutti noi setteristi del nord e del sud, dobbiamo creare questo spirito che contribuirà certamente a migliorarci e a lasciar cadere le rivalità. Amici e soddisfatti anche se oggi l’altro è stato migliore del nostro. Contenti che il setter si mantenga agli alti livelli. Questo deve essere il nostro obiettivo. Il tutto per il mantenimento del prestigio della razza.
I “Piacentini” hanno realizzato un importante terzo posto nella classifica delle squadre onorando la Delegazioni e tutti i nostri Soci; una forte pacca sulla spalla al decano Corrado Zaniboni che apporta sempre il suo qualificato contributo aggiudicandosi nell’occasione, il prestigioso “TROFEO BELLO E BRAVO”” con Bora 1°ECC in raduno in classe campioni ed Eccellente nella gara.
Trofeo importante e significativo che ci deve sempre ricordare come la morfologia sia parte integrante del lavoro. Il lavoro unico ed esclusivo del setter inglese.
Particolarmente gradita la presenza del Commissario Dott. Gulinelli al quale dobbiamo dare collaborazione e supporto non per esaltare le persone come tali ma perché si possa arrivare con concretezza all’epilogo del commissariamento ripartendo con la regolare gestione. La concretezza del nostro modo di essere per il setter la si sviluppa con l’unione, la collaborazione e l’amicizia ; le polemiche lasciamole a chi non ha altro da fare che inventarle !
VALERIO RONCHI
Quando Valerio Antimo mi ha contattato per invitarmi a giudicare questa importante prova al “Giardino” di Reggio Emilia, ero bubbioso se accettare il gravoso impegno, memore di aver giudicato circa una decina di anni fa, l’estenuante finale dello stesso campionato a Pistoia, dove si impose la bella fanciulla divenuta poi famosa, Giada Papetti, con la sua brava Lara della Spinarola.
Gli anni passano velocemente, così come agli acciacchi che arrivano altrettanto veloci, infatti durante questa gara ero in difficoltà a muovermi per un’ernia inguinale che mi limitava nei movimenti.
Fortunatamente il giovane collega Riccardo Biggi, ha egregiamente sopperito alla mia scarsa presenza nelle risoluzioni dei punti, con puntualità e competenza.
La data dell’appuntamento a metà maggio, lasciava presagire una condizione meteo ben diversa da quella trovata, tuttavia grazie all’organizzazione e un campo eccezionali, hanno supportato degnamente questa manifestazione estremamente difficile da portare a termine sotto una gelida pioggia battente con vento forte a tratti mutevole. Se maggio non avesse tradito le aspettative, ce la saremmo cavata diversamente, resta il fatto che ben oltre 60 turni con l’aggiunta dei completamenti, sono veramente troppi per valutare correttamente e serenamente i concorrenti giunti da centinaia di km con sacrifici non indifferenti.
Suggerisco di migliorare questo prestigioso appuntamento, rispetto al passato, dividendo i concorrenti su almeno tre diverse regioni: nord-centro-e sud, ovviando a tali ingorghi che, purtroppo, finiscono per scontentare qualcuno.
Tuttavia l’aspetto tecnico della manifestazione credo abbia mantenuto fede ai crismi zootecnici e sportivi, al di là dello spirito aggregativo manifestato da tutti con entusiasmo. Anche la presenza del Commissario Paolo Gulinelli ha dato lustro all’evento, assistendo all’operato professionale e competente del Dr. Severino Tagliaferri che ha vagliato il raduno con ben 40 setter, con competenza e chiarezza nei concetti.
I primi classificati nell’ordine:
1) Delegazione Ferrara Bologna Romagna punti 17
2) Delegazione Pavia Lomellina 2 punti 15
3) Delegazione Piacenza punti 12
Trofeo bello e bravo:
Ex aequo:
Belen di Marta Viviani
Bora di Corrado Zaniboni
Miglior maschio: Festival del Sole
Miglior femmina: Patty
Dulcis in fundo la classifica della prova con ben 42 classificati, di cui 18 all’eccellenza e 24 al Molto buono.
Primo sul podio Festival del Sole condotto da Strocchi in virtù di una buona prestazione esente da nei, con azione e galoppo spigliati ma, soprattutto, realizzando un bel punto espressivo e concluso con facile ed autonoma accostata.
Al secondo posto Pelè di Landi, soggetto notevole per diligenza di percorso ampio e regolare, si è aggiudicato un punto concluso con leggera difficoltà, ribadendo il punto in tipica postura, dopo una ferma senza esito.
Terzo classificato Prince condotto da Gallo, che ha svolto una cerca ordinata e bilanciata, sorretta da un galoppo di buona aderenza, un filo macchinoso, una ferma senza esito e un punto valido in entrambe le occasioni poco flesso.
Seguono con la massima qualifica una nutrita schiera di buoni e valorosi setter, tra cui Gold di Bonatti, Tundra di Grandi, Apache di Salatin, le femmine Patty di Ferraro e Belen di Marta Viviani, Colfas Jane di Colzani, Divo di Veronese, e tutti gli altri eccellenti che hanno svolto un lavoro apprezzabile, con sbavature di percorso tipo una cerca non immediatamente pronta ed estesa, oppure le conclusioni un pò “indaginose”.
In definitiva ho assistito ad un confronto che ha messo in luce un numero notevole di validi setter, a indicare che la razza è sorretta da un valido supporto zootecnico anche nelle note di caccia e di attutudine, dove il livello medio è ben rappresentato.
Non ci resta che attendere che la nostra società specializzata sia quanto prima degnamente rappresentata, da persone di indubbio spessore tecnico e meriticratico, nel ruolo che le nuove linee guida già approvate, esprimano i loro rappresentanti.
SEMIFINALE CENTRO SUD, 18 MAGGIO 2019 GRAFFIGNANO (VT)
ALFIO ROBERTO BOTTINO SBARATTA
Ho scritto queste due righe in aereo, durante il viaggio di ritorno per Catania. Ho voluto farlo a caldo, in modo che la memoria non fosse offuscata dal trascorrere del tempo che, inesorabilmente, fa trascurare particolari. Il 18 Maggio, ho vissuto una giornata certamente impegnativa, visto il numero dei cani visionati e il clima non favorevole che ci ha accompagnati per quasi tutta la durata della prova, con acquazzoni più o meno intensi. Allo stesso tempo, però, ho vissuto pure una giornata cinofila meravigliosa, altamente formativa e piacevolissima. Ottimo il campo, perfettamente adeguato all’evento per l’uniformità della vegetazione e la giusta altezza della stessa. Ottima pure l’ampiezza e la morfologia trattandosi, appunto, di una piana molto estesa. Eccellenti le quaglie che, nonostante la pioggia battente, hanno assolto al loro compito in maniera decorosa, con voli anche, a volte, esagerati. La compagnia in campo, dell’esperto Giudice Sandro Pacioni, è stata edificante e formativa. Ci siamo trovati a nostro agio e, sempre, in perfetta armonia di vedute. Il delegato dell’ENCI, Andrea Bertoni, è stato impeccabile nello svolgimento delle sue mansioni e si è rivelato pure una simpaticissima persona. Ma … andiamo al sodo:
63 i Setters iscritti di cui 61 Inglesi e 2 Irlandesi, per un totale di 32 turni circa. Molti i cani di qualità che abbiamo avuto modo di visionare; altri, un filo meno raffinati, hanno però supplito con un rendimento davvero rassicurante. Abbiamo avuto, infatti, diversi soggetti con due o tre punti ben realizzati durante il loro turno. Il collega Sandro Pacioni ha, giustamente, menzionato, durante la relazione, Phalantum Brioni condotto da Bonaddio che ha svolto un gran bel turno con una qualità veramente piacevole da vedere ma che, purtroppo, non è riuscito a realizzare; e ancora: Cesena condotta da Orlandini, gran bella cagna; Tango condotto da Burresi; Brayan condotto da Chianella e Blerin del Titerno condotto sempre da Burresi. Tutti cani validissimi che avrebbero meritato di entrare in classifica, ma che per meri piccoli errori o per mancanza d’incontro non ce l’hanno fatta. Anche Nitro del Zagnis, a mio modesto avviso, andrebbe menzionato per la indiscussa qualità, ma, ahime!, anche lui è incappato in qualche errorino.
La classifica è stata la seguente:
I° ECC Ibra di Cifelle condotto da Burresi. Un cane piacevolissimo da vedere anche a guinzaglio. Ha svolto un turno con aperture ideali, in riferimento alla nota, per ampiezza e profondità. Ha fatto vedere una cerca ordinata, svolta con un movimento armonico, flessuoso e di buon ritmo. Buono anche il portamento di testa. A suo attivo, un consenso spontaneo e una ferma in stile di razza con lunga guidata tipica che ci ha condotto proprio sulla quaglia bene indicata che ha poi rispettato al frullo e sparo.
II° ECC Gitano condotto da Santini. Turno molto simile a quello interpretato da Ibra. Anche Gitano ha svolto un bel turno fermando bene, in stile, e ha rispettato al frullo e sparo. Anche questo cane ha consentito spontaneamente con tipicità di razza. La differenza, fra i due soggetti l’ha sancita la qualità, un filo più elevata nel primo.
III° ECC Kelly conduttore Marchiori. Questa cagna ha corso sotto l’acqua battente dando dimostrazione di grande abnegazione e passione. Ha svolto un turno con azione corretta e cerca brillante, tesa e di alto ritmo. Due ferme, ottimamente prese e concluse. A suo attivo anche un bel consenso.
Gli altri Eccellenti si sono equivalsi nelle loro prestazioni, quindi la posizione in classifica risulta puramente casuale. Li voglio nominare perché è giusto, ma quello che conta è la massima qualifica che hanno ottenuto:
ECC Gandi Zagni del Duda condotto da Lucaioli Nicolò. Soggetto eccellente con qualche apertura più consona alla caccia a starne che ad una attitudinale. ECC Desianensis Hag, anche questo un ottimo Setter condotto da Lucaioli Nicolò. ECC Marzales Jr condotto da Palazzo. Due punti ben presi ma un filino meno, conclusi, uno durante il turno e l’altro nel completamento. Ottimo il portamento di testa. ECC Buck della Brecciara conduttore Magnante. Un grande realizzatore. Ha fermato tre quaglie, ma un filino inferiore nella qualità. ECC Desianensis Telma condotta da Lucaioli Nicolò con, a suo attivo, un buon punto e un ottimo consenso dato a distanza.
Con il MB: Icaro condotto da Belmonte; Pianigianis Elliot condotto da Lucaioli Roberto; Napo condotto da Pietrobono; e Furiatis Ufo condotto da Saffioti. Tutti cani che hanno svolto decorosissimi turni, ma che, per errori veniali, sono scesi nella , comunque ottima, qualifica di Molto Buono.
Da buon siciliano permettetemi un elogio di solidarietà ai miei amici della Sicilia e della vicina Calabria, che scommettendosi in questa difficile prova hanno dato dimostrazione di coraggio ed impegno. So, per esperienza, che la distanza ci penalizza non poco. La squadra della Calabria ha pure ottenuto delle menzioni e un cane in classifica, mentre la Sicilia ha avuto la sua opportunità di entrare tra la rosa dei qualificati con Basco condotto dalla signora Pitarov Vivi, che dopo aver fermato, peraltro anche bene, ha poi rincorso a fondo. Naturalmente i miei complimenti vanno anche a tutti gli altri conduttori presenti, a prescindere dalla provenienza e dall’appartenenza alle Delegazioni, perché sono stati davvero tutti molto professionali, sportivi e signorili, dentro e fuori il campo da prove.
L’ultimo pensiero lo voglio rivolgere agli unici due Setter Irlandesi Iscritti e condotti da Iosia. Uno dei due , Brisas Irish Hes Nemo, ha pure sfiorato la classifica avendo fermato, peccato che subito dopo ha vanificato con un piccolo errore.
Per concludere vorrei ringraziare con tutto il cuore, Paolo Gulinelli che mi ha invitato a giudicare e Rosalba Calabrese che mi ha dovuto sopportare con pazienza durante le mie telefonate di tipo logistico organizzativo.
Al collega Claudio Lombardi, e a tutto il Consiglio della SIS Roma, faccio un encomio pubblico per l’ospitalità che mi hanno riservato e per l’ottima organizzazione. A tal uopo vorrei ringraziare anche due loro validissimi collaboratori: il sig. Stefano Riganelli per aver curato la determinante parte organizzativa dei permessi da ottenere con la Regione, gli ATC, e la Provincia di Viterbo e il sig. Marco Fani per aver gestito i contatti con i proprietari dei terreni ricadenti nel campo di gara. Grazie infinite per averci fatto fruire di questo meraviglioso campo di Graffignano.
Dulcis in fundo, un saluto a Sandro Pacioni, che oltre a rappresentare un riferimento in cinofilia per i suoi comprovati trascorsi successi, si è pure rivelato di una simpatia unica , per le sue esilaranti battute estemporanee.